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2020年11月3日星期二
投稿须知
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I. Tipi di carattere
Il carattere di base è il tondo.
Va usato il corsivo:
1) per i titoli (di opere, articoli, volumi miscellanei, etc.), ad eccezione dei termini che nell’originale sono in corsivo e per i quali va usato il tondo (vd. Punti 1-6);
2) per le locuzioni e le abbreviazioni latine (come locus classicus, scil., v.l., etc.);
3) per i testi degli autori latini, classici e medioevali;
4) per i testi letterari italiani e stranieri, antichi e moderni;
5) per le parole straniere in grafia originale, non entrate nell’uso comune (es.: Leitmotiv, Wortstellung);
6) per le denominazioni latine dei codici e dei papiri, ad es. Vat. gr., Pal., Guelferbytanus, P. Oxy. Va usato il grassetto per le sigle che contraddistinguono i codici (ad es. A, V, b, S, W, a).
II. Interpunzione
Dovranno essere inserite fra virgolette francesi:
1) citazioni da testi scientifici (latini, italiani e stranieri); per l’adozione o meno della maiuscola all’inizio di citazione, rifarsi alla sintassi del contesto in cui è inserita la citazione;
2) denominazioni e sigle delle riviste, nonché delle miscellanee, quando non vengano citate con un titolo specifico [es.: Si veda «Miscellanea Gentili» 1993, 100s., ma: cf. R. Pretagostini (ed.), Tradizione e innovazione nella cultura greca da Omero all’età ellenistica. «Scritti in onore di Bruno Gentili», I, Roma 1993, 100s.];
3) traduzioni.
Nel caso di opere con più autori, si userà il trattino breve di congiunzione [es.: Gentili-Prato]. Nel caso di autori con trattino nel cognome, il trattino fra i vari autori sarà quello intermedio fra trattino breve e lineetta [es.: Lloyd-Jones–Wilson].
Il numero della nota precederà sempre il punto e gli altri segni di interpunzione.
Nel caso di una citazione che racchiuda un’altra citazione, all’interno delle virgolette francesi (« »)saranno usate le elevate doppie (“ ”). Parimenti, all’interno delle parentesi tonde si usino quelle quadre.
Le virgolette elevate doppie (“ ”) sono usate anche per le traduzioni di testi antichi dell’autore del contributo; le traduzioni altrui vanno trattate invece come citazioni, e quindi poste tra virgolette francesi (« »).
Le virgolette elevate semplici (‘ ’) indicheranno significati di termini [es.: bios, ‘vita’, ‘patrimonio’], o valenze particolari [es.: le ‘classiche’ commedie di Aristofane].
III. Citazioni
Quando complete – quindi la prima volta – le citazioni dovranno comprendere nell’ordine: autore (eventualmente col prenome per esteso se trattasi di studiosa); titolo dell’opera (in corsivo; potrà mancare nel caso di articoli compresi in riviste; per i titoli in inglese, iniziali minuscole in caso di articoli, altrimenti maiuscole [vd. «CR»]); luogo e data di edizione, se si tratta di un volume, oppure, se si tratta di un articolo o di una recensione, sigla della rivista (fra virgolette uncinate doppie), annata in numero romano (eventualmente preceduta da n.s. o n.F. o s. 3), anno solare (fraparentesi tonde o tra due virgole, se si è già all’interno di parentesi tonde); pagine (per rinviare in particolare ad una o più pagine di un articolo, si scriverà ad es. 232-240: 237; i numeri di pagine in cifre romane andranno in maiuscolo). Nel caso di edizioni di testi antichi, anche il nome dell’autoreè considerato parte del titolo e andrà quindi in corsivo, separato dal nome dell’opera da un punto.
Dovranno quindi essere conformi ai seguenti modelli:
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